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Centrale Montemartini

La Centrale Montemartini venne inaugurata il 30 giugno 1912 e fu il primo impianto pubblico di Roma per la produzione di energia termoelettrica. L’impianto deve il nome al professore Giovanni Montemartini che, in qualità di assessore al tecnologico, fu investito dall’allora sindaco di Roma Ernesto Nathan del compito di fondare un’azienda municipale per porre fine al monopolio sulla produzione e distribuzione di energia elettrica detenuto dalla privata Società Anglo-Romana per l’Illuminazione di Roma con Gas ed Altri Sistemi.

L’impianto venne implementato con la costruzione di nuove Sale e nuove caldaie tra il 1933 e il 1950. Durante la seconda guerra mondiale, la Centrale sfuggì ai bombardamenti e fu l’unica ad alimentare i consumi elettrici della capitale nel periodo immediatamente successivo alla liberazione.

L’impianto venne dismesso a partire dalla metà degli anni ‘60. Alla fine degli anni ‘80, la dirigenza ACEA decise di avviarne una completa riqualificazione a scopo culturale, trasformando i vari ambienti in uffici e magazzini, ma anche in un centro multimediale e in un Art Center.

Dal 1995, grazie alla collaborazione tra ACEA e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la Centrale Montemartini è diventata sede espositiva delle opere di arte antica dei Musei Capitolini. La destinazione, inizialmente temporanea, divenne permanente nel 2001.

L’antica fabbrica è così oggi Museo e sede distaccata dei Musei Capitolini. Nuovi spazi e nuovi reperti archeologici hanno integrato il Museo negli ultimi anni, dando vita a uno straordinario connubio tra mondi distanti come l’archeologia classica e quella industriale.


Accessibilità

Ingresso: accessibile con sedia a ruote. I visitatori con disabilità motoria possono accedere al cortile interno con la propria automobile o con il taxi. Per l’apertura della sbarra utilizzare il citofono a sinistra della stessa oppure chiamare lo 0667105431.

Biglietteria: bancone ad altezza conforme per sedia a ruote.

Sale espositive: percorso su due piani interamente fruibile in sedia a ruote grazie all’ausilio di due ascensori di dimensione conforme per sedia a ruote.



Servizi:

  • Toilette con maniglione
  • Video in LIS che descrive la storia del luogo disponibile all’ingresso
  • Bookshop accessibile in sedia a ruote
  • Area con distributori automatici al piano terra
  • Il museo mette a disposizione una sedia a ruote
  • Per visitatori non vedenti e ipovedenti si organizzano periodicamente visite guidate condotte da operatori specializzati. Visita la pagina Progetti accessibili per conoscere i programmi e il calendario delle attività

Come arrivare

Metro più vicina: Garbatella (700 m circa a piedi per raggiungere il museo).

Bus: linee 23, 769, 792, fermata Ostiense/Garbatella (300 m circa a piedi per raggiungere il museo).

Parcheggi: disponibilità lungo via Ostiense (strisce blu e parcheggi per persone con disabilità).

Il consiglio di Farwill:

Tra le opere da non perdere: la decorazione frontonale del tempio di Apollo Sosiano, la statua di Polimnia, musa della poesia, e le due copie del Pothos di Skopas.


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