>
Menu principaleSei una struttura? lavori nel turismo? Proponiti Iscriviti alla newsletter
Viaggiatori alla ricerca di inclusività
Visita il sito per gli orari aggiornati
In piazza della Minerva, proprio dietro il Pantheon, si trova uno dei pochissimi esempi di architettura gotica a Roma. L’edificio, che risale al 1280, è opera di due frati domenicani che progettarono anche la chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. A differenza di questa chiesa, però, la facciata di Santa Maria Sopra Minerva presenta elementi di stile romanico e rinascimentale.
Entrando in basilica si viene accolti da una volta con cielo trapunto di stelle, molto suggestiva, che fa da scrigno alle numerose testimonianze artistiche qui contenute.
La quarta cappella della navata destra è detta dell’Annunziata, per via della confraternita omonima fondata dal cardinal Juan de Torquemada per dare una dote alle fanciulle povere. Essa ospita l’Annunciazione di Antoniazzo Romano (1499-1500 circa), che rivisita l’iconografia classica: la Vergine non sembra interessata dall’arrivo dell’angelo ma si rivolge alle giovani vestite e acconciate di bianco alle quali consegna la dote; dietro di queste, in ginocchio, la figura del cardinal Torquemada.
Nel braccio destro del transetto si trova la splendida cappella Carafa, dal nome del cardinale Oliviero Carafa che commissiona il ciclo di affreschi a Filippino Lippi. Eseguiti tra il 1489-92 circa, essi rappresentano la devozione del committente per il frate domenicano Tommaso d’Aquino. Questi viene raffigurato nell’Annunciazione, posta al centro, nell’atto di presentare a Maria il cardinale Carafa. Al di sopra vi è l’Assunzione della Vergine tra angeli musicanti. Sulla parete destra abbiamo episodi della vita del santo, mentre sulla volta, affrescata da Raffaellino del Garbo, allievo di Filippino, sono dipinte le Sibille.
Uscendo dalla chiesa, sul braccio sinistro del transetto, troviamo la statua del Cristo redentore di Michelangelo, terminata nel 1521, e la lastra tombale del pittore mistico Beato Angelico (1400 circa – 1455).
Sul piazzale antistante la basilica è posizionato un piccolo obelisco egizio posto sul dorso di un elefantino scolpito da Ercole Ferrata su disegno di Gian Lorenzo Bernini.
Guarda il video della cappella Carafa!
Ingresso da via Beato Angelico: gradino presso la porta e tre gradini per accedere in chiesa
Pavimentazione interna: regolare
Chiostro: accessibile
Pavimentazione chiostro: regolare
Metro più vicina: Barberini (1,3 km circa).
Bus consigliati: linee 30, 40, 46, 62, 64, 70, 81, 87, 492, 628, 916 fermata Argentina (260 m circa).
Accanto all’ingresso di Santa Maria Sopra Minerva è situato il chiostro, il cui assetto odierno è frutto dell’intervento del cardinale Vincenzo Giustiniani, già artefice del rinnovamento e ampliamento della chiesa nella seconda metà del Cinquecento. La ricostruzione del chiostro, che andò a sostituire quello quattrocentesco, fu affidata all’architetto Guidetto Guidetti. La ricchissima decorazione ad affresco, del primo Seicento, fu invece voluta dal vescovo Andrea Fernandez de Cordoba ed è opera di diversi artisti tra cui Jacopo Berni e Francesco Nappi. Guarda il video del chiostro!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.